Natale a San Pietroburgo
Erano le 5,30 del mattino, quando suono' la sveglia, era l' alba di una gelida giornata di dicembre, assonata mi affacciai alla finestra e sembrava che la notte fosse appena iniziata, mi preparai, presi il mio bagaglio e un taxi che mi porto' alla stazione. Arrivatga in stazione sali' sul treno e mi sedetti in un posto vicino al finestrino, me ne stetti li' a guardare fuori e mi abbandonai a dolci fantasie sul Natale, ormai alle porte, e piano piano mi addormentai....
Sono a Parigi a la gare du Nord, la stazione e' avvolta da una fittissima nebbia, sono sul marciapiede n.8 in attesa di salire sull' Orient Express il treno su cui tutti una volta nella vita abbiamo immaginato di salire, e' li' in stazione circondato da un'atmosfera di romanticismo, lusso e mistero , e' stato il protagonista di parecchi libri e film gialli, e tra un po' iniziero' un viaggio meraviglioso che mi portera' lontano: a San Pietroburgo.
Io sono li' con il mio lungo cappotto pesante e un bel cappello di pelliccia, mi sento una delle eroine dei piu' famosi romanzi russi, da Lara del Dott. Zivago ad Anna Karenina, tutto intorno fascino ed incanto. Salgo su questo magnifico treno , le carrozze sono di colore blu cobalto con decori aurei, ai finestrini tende di velluto con drappeggi dorati, dopo poco un colpo di fischietto, poi un secondo, un terzo e il treno parte, dietro di noi la gare du Nord, un cameriere in guanti bianchi annuncia che la cena e' servita, il vagone ristorante e' un trionfo del lusso vintage, piccoli tavoli apparecchiati con tovaglue di lino bianche, posateria d'argento e delle piccole abajour di velluto e ottone che conferiscono all'ambiente un'aria aristocratica, gli scompartimenti in tutto simili a lussuosi appartamenti in miniatura, con moquette, legni intarsiati e tessuti preziosi, con bagno privato con asciugamani elegantemente ricamati a mano, soffitti decorati e sedie e divani ricoperti da morbido velluto color bordeaux.
Mi aggiro tra i vagoni e aspetto da un momento all'altro di imbattermi nell'investigatore piu' famoso creato dalla penna di Agatha Christie, Hercules Poirot, con i suoi baffi, pomposo con la sua sicumera e la consueta infallibilita' nel risolvere misteri intricati. E cosi' viaggio per alcuni giorni sospesa nel tempo, fuori nevica, il paesaggio e' fiabesco, magico mancano gli elfi che corrono e saltabo con i loro buffi cappelli per fare festa, scendo dal treno sono a San Pietroburgo, citta' stupefacente, la "seconda capitale" della Russia, fondata da Pietro il Grande, scenario che piu' di tutte le citta' russe ha ispirato tra odi e amori scrittori e poeti russi, mi vengono in mente Tolstoj, Gogol', Dostoevskij. Il fondatore e' ricordato nel monumento equestre della piazza dei Decabristi, a guardarli sembra quasi che voglia scendere giu' da cavallo e lanciarsi di "scatto", come nel romanzo di Puskin e inseguirci tra le strade della citta'.
Risalendo le acque fluviali del Neva ora ghiacciate, la mia attenzione e' rapita dall'incanto delle famose cupole d'oro, orientaleggianti; che si stagliano in questo cielo tipicamente invernale dalle sfumature argento, della piu' europea ed elegante delle citta' della Russia, qui hanno vissuto e creato i loro capolavori poeti, rivoluzionari e filosofi, in lontananza mi appare il cupolone dorato, quello della Cattedrale di Sant'Isacco, il quarto piu' grande al mondo. Si capisce
immediatamente che San Pietroburgo e' una citta' unica, simbolo della potenza tramontata degli zar, ma anche con la struggente bellezza dei suoi viali scenografici, e' una citta' dal fascino fiabesco e dall' anima artistica.
Passeggiando, anche se il freddo e' pungente come una lama di ghiaccio, mi trovo nel centro storico dove la gente pullula in cerca di regali da mettere sotto gli alberi, la citta' e' attraversata dal fiume Neva, il cui delta forma un gruppo di isole e isolotti, la Venezia russa, e sulle sue rive numerosi i mercatini con tendoni tutti colorati che mi ricordano quelli dei circhi. La gente si muove soprattutto in Prospettiva Nevskij, il viale dello shopping lungo oltre quattro chilometri e molto vicino all' Hermitage, il museo piu' grande al mondo.
Ora stanca e infreddolita entro in uno dei caffe' piu' famosi di San Pietroburgo, il caffe' Singer difronte alla Cattedrale, e' elegante e raffinato e' un bar/libreria, ordino un the al gelsomino e una fetta di torta al limone, gli scaffali sono pieni di libri, tutti in lingua russa, che conferiscono atmosfera, odore e magia al locale. Sono affascinata e rapita da cio' che ho visto ma mi sento improvvisamente sola, forse e' l'aria natalizia, tutti intorno a me corrono per affrettarsi a tornare a casa e preparare il Natale, pago il conto e di corsa mi affretto in stazione, e salgo su un treno che mi riportera' a casa, arrivata nella mia citta' prendo un taxi, ecco sono arrivata, scendo e guardo la mia casa, tutte le luci accese, un' aria di festa, vengo sopraffatta dall'emozione, la porta di casa con la ghirlanda, suono e sono tutti li', la mia famiglia, la tavola imbandita a festa, le canzoni di Natale in sottofondo, e l' albero con le sue luci intermittenti, il camino acceso, aspettano solo me, abbraccio i miei cari, e rimaniamo cosi' a lungo senza parlare, perche' le parole sono superflue, lasciamo parlare i nostri cuori. Con la mente e la fantasia ho percorso migliaia di chilometri ho visitato posti bellissimi con atmosfere incantate ma ora so, che e' vicino, molto vicino la felicita', basta saperla cogliere e apprezzare, qualsiasi sogno puo' diventare realta' se si ha il coraggio di continuare a crederci!
Buon Natale.
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